Elettrostimolazione e sport amatoriale 02

In ambito non professionistico, talvolta la mancanza di tempo per eseguire allenamenti specificatamente mirati all’incremento della forza può limitare il miglioramento prestativo anche dal punto di vista tecnico.

Con l’utilizzo di un elettrostimolatore si possono organizzare delle sedute di forza anche in momenti della giornata in cui difficilmente si riuscirebbe ad inserire un allenamento tecnico o in palestra.

Alla fine della giornata lavorativa, si può pensare di dedicare 40 o 45 minuti ad una seduta di elettrostimolazione nella comodità della propria casa, senza sacrificare un allenamento tecnico o togliere tempo ad altre attività ed interessi. Già inserendo un paio di sedute di elettrostimolazione alla settimana sui distretti muscolari principalmente interessati dallo sport praticato si possono avere dei risultati soddisfacenti. L’aspetto da tenere in considerazione è che anche questa metodica di allenamento necessita di una certa costanza per ottenere risultati e stabilizzarli. In linea generale si può considerare che due sedute alla settimana per un totale di 5 settimane, quindi 10 sedute complessive, possono essere considerate come un valido ciclo di lavoro su un obiettivo specifico.

Un ulteriore aspetto vantaggioso dell’elettrostimolazione e del suo utilizzo da parte di sportivi non professionisti è il fatto di poterla utilizzare efficacemente come ausilio all’attività di “core stability” (utile a migliorare la propriocezione ed il tono del core, ovvero del nucleo del corpo) agendo sulla muscolatura addominale. Sappiamo come una buona stabilità della muscolatura addominale sia utile per migliorare la prestazione sportiva, ma anche come funga da supporto alla muscolatura della colonna riducendo l’insorgenza di dolore lombare. 

Chiaramente in presenza di problematiche specifiche, la sola elettrostimolazione utilizzata per il rinforzo degli addominali non è sufficiente a risolvere la problematica, ma può fungere da valido supporto ad altre attività. Inoltre esistono anche dei programmi specifici con finalità di riduzione del dolore che possono essere utili proprio in queste situazioni; è sempre consigliato un supporto medico al fine di poter intervenire in maniera corretta e senza trascurare il segnale d’allarme lanciato dal dolore, che va ascoltato e compreso al fine di trattare in maniera ottimale la causa primaria e non soltanto il sintomo.